Alla scoperta della Grande Mela – diario di viaggio New York
Salve, siamo Gianluca e Lisa una giovane coppia che ha il piacere di pubblicare un racconto su un viaggio fatto molto di recente raccontandovi tutte le emozioni e le impressioni che ci ha regalato una delle cittร piรน belle del mondo: New York.
Una cittร unica, che ha saputo sorprenderci e lasciarci davvero sbigottiti e impressionati di fronte alla sua maestositร . Cercherรฒ di raccontarvi New York principalmente da un punto di vista soggettivo, dagli occhi di chi l’ha vista fino a ieri e descrivere le mie esperienze personali per raccontarvi quello che in un documentario di New York non troverete.
L’arrivo a New York
Iniziamo a descrivere quest’ esperienza dall’arrivo all’aeroporto di J.F. Kennedy, dove siamo stati accolti piuttosto male… Freddi e poco cordiali ci hanno trattati con poca simpatia e cordialitร , ma dopo scopriremo che i buoni e i cattivi sono dappertutto in giro quindi non limitarsi alle sole prime esperienze.
Noi che parliamo poco l’inglese, abbiamo avuto moltissime difficoltร iniziali a capire l’americano. Infatti quando mi dissero che l’inglese รจ una cosa e l’americano รจ un’altra, ora ho capito a cosa si riferivano… Diciamo un po’ come un veneto e un calabrese… Una volta perรฒ usciti dalla fase aeroporto abbiamo finalmente apprezzato la realtร di questa immensa metropoli. Le casette tutte ordinate, che sembrano di legno colorato. Le โdetachedโ o โsemi-detached housesโ.
In giro per le strade
Io e la mia girlfriend abbiamo visitato le zone di Manatthan, da Times Square a Union Square, all’ex World Trade center, alla zona di Wall Street, alla popolosa e colorata Chinatown e Little Italy, Brooklyn, Long Island, Central Park, Statua della Libertร e altre zone saltando Queens e il Bronx per motivi di tempo.
Purtroppo l’hotel era nel New Jersey e non vi dico che sfacchinata ogni giorno prendere shuttle navetta, trenino, treni, metropolitana… (E anche un bell’esborso finanziario!).
La prima cosa che รจ balzata all’occhio una volta usciti dalla metro di New York รจ (indovinate un po’?) i grattacieli! Palazzi smisuratamente alti che tolgono il fiato a qualsiasi persona che passi in mezzo alle strade limitrofe! Uno spettacolo incredibile che difficilmente puรฒ essere descritto e fotografato per rendere l’idea di questa immensitร … Un turista si differenzia da uno locale perchรฉ รจ sempre con la testa per aria! E come dargli torto di fronte a questi spettacoli dell’edilizia tecnologica-moderna! Sempre girando per la cittร non ho potuto fare a meno di notare i tombini. Tombini dai quali esce un fumo sotto forma di vapore costante fortissimo e che spesso fa tremare il coperchio e il tutto in mezzo alle strade!
Cibo
E’ ora di sfatare un tabรน. Nella cittร della Grande Mela il cibo non fa schifo, anzi… Il problema รจ che dopo una settimana che mangi li potresti avere qualche problema di eccesso di grassi, di colesterolo e chi piรน ne ha piรน ne metta. Dato che la cucina americana di fatto non esiste, il tutto รจ un insieme di cucine differenti dal classico hamburger all’hot dog, dalla cucina asiatica giapponese/cinese, alle specialitร indiane e mediorientali (siamo stati a mangiare in un ristorante turco, davvero niente male!) e altre varietร che sono un po’ scopiazzate e importate da altri paesi.
Sia ben chiaro che tale cucina non รจ nemmeno lontanamente paragonabile alla nostra italiana, che credo, sia la numero uno nel mondo (infatti appena sono tornato ho mangiato un piatto di cappelletti in brodo e in serata una pizza!) E gli americani purtroppo, non capiscono che bisogna mangiare meglio e in maniera piรน sana per non diventare giร dalla giovane etร obesi. In giro ci sono piรน negozi di alimentari di quanto uno possa immaginare…
Non si fa in tempo a girare l’angolo che ci sono negozi di questi generi e gli odori che emanano sono lo specchietto per le allodole e tutti a prendersi il mangiare con rigorosamente allegato il BEVERONE! Infatti nella cittร della Grande Mela vedrete sempre due cose ai pendolari studenti/lavoratori: una bibita gigante contenente yogurt liquido, succhi o miscugli vari e l’ iPod!
Polizia e sicurezza
Spesso mi hanno detto che New York รจ una cittร pericolosa e che c’รจ da stare attenti a uscire la notte. Beh io dico che dipende a che ora, e in che posto vai. Ovvio che se vai nei sobborghi di Brooklyn, una sorta di Light Bronx, sono d’accordo, ma girare nelle vie superaffollate e illuminate di Times Square, mi pare alquanto improbabile.
Per quanto riguarda la polizia di New York, vorrei fare un elogio al loro modo di comportarsi e di essere consapevoli che prima di essere “SBIRRI”, sono degli UOMINI e che in tutte le occasioni ho sempre avuto modo di notare con quanta umanitร fanno il loro lavoro, quanti aiuti danno e i modi in cui lo fanno non sono mai altezzosi “in stile poliziotti italiani” che ti guardando dall’alto verso il basso con aria di superioritร .
Per quanto ho avuto modo di constatare e di sentire dalla gente del posto, sono delle persone che fanno bene il loro lavoro senza andare ad intaccare la caratteristica principale che dovrebbe avere un piedi piatti. Essere al servizio della legge e dei cittadini. Poi dicono, come mai in Italia non ci sia collaborazione con le forze dell’ordine: per forza, il piรน delle volte l’italiano li teme e ha paura anzichรฉ nutrire fiducia e sentirsi protetti!
Rap e metropolitana
New York puรฒ essere definita la patria del Rap o se non altro una delle cittร per eccellenza in cui si rispecchia questo tipo di cultura.
E’ impossibile non vedere un ragazzo piccolo, medio o grande che non vesta rap, che non ascolti musica rap, che non balli musica rap. E’ bellissimo vedere decine e decine di rapper vestiti in questo modo che passeggiano, vanno a lavoro, vanno a fare shopping, fanno qualsiasi cosa vestiti in questo modo. Anche perchรฉ essere rapper รจ una cultura, non una moda che dura un paio di stagioni e poi svanisce.
La cultura del rap รจ come la cultura per la pasta in Italia, indelebile. Nota dolente arriva per le metropolitane: davvero brutte, vecchie, sporche e sgangherate. Sia per quanto riguarda i treni veri e propri, sia per l’ambiente metropolitano “the subway”.
Ho notato purtroppo che in una cittร del genere รจ una nota troppo dolente che deve essere sicuramente migliorata anche se secondo me non รจ una questioni di fondi o soldi rinnovare le metrรฒ, ma di organizzazione. Di fatto migliaia e migliaia di persone ogni giorno si imbattono in una metropolitana e fermare o rallentare causa lavori porterebbe al casino piรน totale una cittร che non puรฒ e non riesce a fermarsi praticamente mai. Per noi italiani abituati al ritmo dinamico e stressante della vita di ogni giorno, quello che accade li รจ almeno triplicato. I taxi sfrecciano ad una velocitร pazzesca in strade principalmente a senso unico probabilmente per rendere piรน fluida la viabilitร ; i pedoni si lanciano in mezzo alla strada anche quando c’รจ rosso, รจ un totale caos che descriverlo รจ impossibile.
Breakdancing e balli di strada
Risulterร un’abitudine imbattersi in uno spazio di metropolitana o in un angolo di una strada in cui vi siano gruppetti di “ballerini” di street che con una semplice radio cattureranno l’attenzione dei turisti e non solo.
Ho visto fare cose inimmaginabili… Gente che salta da fermo con capriola all’indietro e atterra su un solo piede, ragazzi che si lanciano sui muri camminando verticalmente per poi atterrare in simultanea dopo aver eseguito delle acrobazie indescrivibili! Il tutto condito da una sorta di balletti in stile breakdancing e scenette comiche che sono state qualcosa di SPETTACOLARE. E pensare che noi facciamo vedere tutte le domeniche gli “spettacoli” (Se cosรฌ possono essere definiti di “Amici” il programma della De Filippi) mi viene il latte alle ginocchia di fronte a queste sceneggiate…
Etnie
Ho sentito spesso dire che a New York ci sia molto razzismo e che le razze non si incrociano mai… Beh, li ho visto di tutto. Nel senso che ho visto coppiette miste, amici in gruppi misti e con etnie differenti. Certo, ho visto che la maggior parte di loro escono “fra i loro simili”, ma non ho mai notato un disagio nei confronti del collega “diverso”, oppure una sorta di intolleranza. Ho sempre visto il massimo rispetto tra loro, e se alla fine non stanno nello stesso gruppo non si disprezzano come facciamo qui da noi quando vediamo un extracomunitario che lo guardiamo con un occhio dispregiativo o con un aria di superioritร . Probabilmente dovranno passare ancora chissร quanti secoli affinchรฉ l’integrazione tra le razze differenti sia totale. Infine, volevo fare un ultimo appunto: il Trade Center che non c’รจ piรน. Siamo stati li, nella zona dove sorgevano le Torri Gemelle e il posto รจ blindato. Il tutto รจ circondato da reti ed รจ assolutamente inaccessibile ai non addetti. Stanno facendo dei lavori e stando a quello che si dice vogliono preparare un Trade Center ancora piรน imponente. Moltissimi turisti si fermano li, a guardare le foto dei vigili che spegnevano gli incendi, che cercavano di salvare la vita di civili, alle facce sconvolte delle persone, allo strazio che una sciagura del genere ha causato. Una pelle d’oca da brividi restare li, a vedere, leggere i nomi di centinaia di persone morte, nella tragedia piรน immane degli ultimi anni. Un brivido che vola via, ma un ricordo triste che porteremo con noi forever.
Diario di: Gianluca e Lisa
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